Il giardino dei versi

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Il giardino dei versi

208 pagine

Prima edizione ottobre 2010

ISBN: 9788895842684

Una delle opere più affascinanti e insolite di Robert Louis Stevenson. Sessantaquattro poesie dedicate all’infanzia, nelle quali lo scrittore scozzese rievoca le atmosfere dell’età felice dell’uomo – il gioco, il sogno, l’amicizia, la natura, l’immaginazione – senza trascurare i temi cari allo Stevenson maggiore: la passione per l’avventura, il rimpianto per la giovinezza trascorsa, il desiderio irrefrenabile di nuovi orizzonti.

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Una delle opere più affascinanti e insolite di Robert Louis Stevenson. Sessantaquattro poesie dedicate all’infanzia, nelle quali lo scrittore scozzese rievoca le atmosfere dell’età felice dell’uomo – il gioco, il sogno, l’amicizia, la natura, l’immaginazione – senza trascurare i temi cari allo Stevenson maggiore: la passione per l’avventura, il rimpianto per la giovinezza trascorsa, il desiderio irrefrenabile di nuovi orizzonti.

“Robert Louis Stevenson non ci teneva affatto all’etichetta di scrittore per ragazzi: quando pubblicò L’isola del tesoro a puntate, all’inizio degli anni ottanta dell’Ottocento, scelse di firmare con uno pseudonimo proprio per evitare una cosa del genere. Non dispiaceva invece a Stevenson l’idea di firmare poesie per bambini come avvenne quando pubblicò la raccolta Il giardino dei versi. Uscì nel 1885, dunque in un decennio affollato di sue opere, anche capitali. Abbiamo già ricordato L’isola del tesoro che in volume comparve nel 1883 e gli diede la fama, ma dobbiamo aggiungere ancora almeno due titoli, Lo strano caso del Dr Jekyll e di Mr Hyde (1886) e Il signore di Ballantrae (1889): questo solo per dire che le poesie dell’infanzia appartengono a uno dei periodi più fecondi dello scrittore e sono un significativo, intenzionale omaggio a quell’epoca protetta e felice, luogo privilegiato di giochi e di sogni anche se Robert Louis era stato un bambino cagionevole e d’altra parte per tutta la vita avrebbe sofferto per il mal sottile che gli minava i polmoni”.
Paolo Mauri

Quando, durante un soggiorno in Costa Azzurra, Stevenson si dedicò alla stesura del Giardino dei versi, lo fece spinto dall’amorevole intenzione di dedicare i suoi “piccoli versi” – come lui stesso li definì, a riprova che di rado gli scrittori sono buoni giudici della loro opera – alla governante che era stata per lui come una seconda madre, Alison Cunningham, “la sola persona che li comprenderà veramente”.
Il libro uscì nel 1885 a Londra. Nel 1895, a un anno dalla morte dello scrittore, l’editore Charles Scribner’s Sons di New York pubblicò una nuova edizione del Giardino dei versi affidando le illustrazioni del volume a un giovane disegnatore, Charles Robinson.
Questa edizione italiana, pubblicata nel centosessantesimo anniversario della nascita di Robert Louis Stevenson, riproduce quella del 1895, con le eleganti illustrazioni liberty di Robinson.