Il dodicenne Johnny Merrimon e sua sorella Alyssa hanno un rapporto unico, speciale come solo quello tra fratelli gemelli può essere. Un giorno, dopo la scuola, Alyssa non fa ritorno a casa. Un testimone dice di aver visto la ragazzina salire su un furgone e da quel momento di lei si perdono completamente le tracce. Il detective Hunt, incaricato di risolvere il caso, non riesce a dare una risposta ai tanti interrogativi che sorgono intorno al presunto rapimento.
A un anno di distanza dal tragico evento, le indagini sono a un punto morto e dell’armonia familiare dei Merrimon non resta che il ricordo: il padre di Johnny, consumato dai sensi di colpa, è andato via, abbandonando moglie e figlio; la madre, totalmente incapace di reagire alla perdita, si è smarrita in un vortice senza scampo di droghe e antidepressivi. Johnny si ritrova così completamente solo. È l’unico a credere che Alyssa sia ancora viva e, nonostante i numerosi tentativi di dissuasione di Hunt, si mette sulle tracce dei peggiori malviventi della contea alla disperata ricerca di indizi che lo conducano alla verità.
Procedendo con ritmo incalzante sul pericoloso confine tra innocenza e amara consapevolezza, John Hart costruisce una narrazione straordinariamente evocativa, a metà tra il crime e l’introspezione, dando luogo a una complessa esplorazione della natura umana e dei suoi lati più oscuri.
Vincitore dell’Edgar Award, uno dei più importanti premi americani dedicati al genere giallo, horror e thriller.
Una creazione magnifica, un Huckleberry Finn incanalato dentro Il signore delle mosche”.
The Washington Post
Il Pat Conroy dei nostri giorni. Un’idea brillante splendidamente realizzata”.
Providence Journal
cristina –
Mi sono innamorata di ogni parola, di ogni passaggio, i capitoli sono brevi e ti inducono a leggere sempre di più, i colpi di scena sono tanti e sempre sensati, tutto quello che pensiamo di sapere viene messo in discussione pagina dopo pagina e ci rendiamo conto di non poterci fidare di nessuno.
La struttura del romanzo è solida, senza buchi di trama, senza eccessivi escamotage per tenere in piedi la storia e, inoltre, i personaggi dimostrano una grande umanità. Sono reali, persone che potrebbero essere i nostri vicini di casa, Johnny, per esempio, è sicuramente un bambino intraprendente e problematico, ma è dovuto crescere troppo in fretta perdendo la fiducia negli adulti, diventa lui, quindi, un piccolo adulto. Insomma, sono tutti ben caratterizzati, hanno una loro personalità, un loro modo di esprimersi e tutti, in qualche modo, nascondono dei segreti.
Matti –
Grazie per aver tradotto e pubblicato questo romanzo. So che si tratta di una specie di “serie”, la serie di Merrimon. Attendiamo gli altri!