• Aldo Carpi

    Il tuo nome è Eric

    Lettere di Aldo Carpi a Fede Mylius

    pp. 112

    A cura di Marta Sironi

    Prima edizione ottobre 2015
    ISBN:


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    Cinquecento fogli manoscritti del pittore milanese Aldo Carpi, tra il giugno 1941 e i primi giorni del 1944 – solo di recente emersi tra le carte d’archivio –, aprono nuove prospettive su un momento d’ombra della vita e dell’opera dell’artista, tra il successo e i ruoli istituzionali degli anni Trenta e la deportazione nel campo di concentramento di Gusen.
    La registrazione poetica degli incontri con la giovane allieva Federica Mylius, musa e sostegno in anni di progressivo isolamento del pittore, rispecchia un’intera epoca storica. Ventitré lettere illustrate – integralmente riprodotte nel libro – permettono di entrare nello studio di Carpi a Brera durante le pose della giovane, mostrando l’idillio nel quale nascono le controfigure ideali di Eric (una sorta di sintesi di Federica) e il Centauro, che troverà eco nella coeva pittura di Carpi così come nell’unica riflessione teorica del pittore, le Divagazioni del Sileno.
    Con la registrazione degli incontri si attraversano anche gli eventi storici – i bombardamenti su Milano dell’agosto 1943, la resa di Badoglio – filtrati attraverso l’intima riflessione creativa di un artista che coglieva il momento d’isolamento e difficoltà come un’occasione di rinnovamento creativo e vitale.

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  • Aldo Carpi

    Aldo Carpi (1886-1973) è stato pittore, per un trentennio docente di pittura all’Accademia di Brera, che diresse dal 1945 al 1958. Tra le sue opere spicca il ciclo delle Maschere, una quarantina tra dipinti e disegni eseguiti tra il 1914 e il 1944, e la realizzazione delle vetrate del Duomo di Milano e di altre chiese milanesi. Durante la Seconda guerra mondiale fu deportato nel campo di Mauthausen-Gusen: da quella tragica esperienza nacque il Diario di Gusen, edito nel 1971 da Garzanti e più volte ripubblicato (l’ultima per Einaudi nel 2008).