• Giuseppe Schillaci

    L’anno delle ceneri

    pp. 224 Prima edizione marzo 2010
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    Il fatale destino di un amore impossibile, quello tra Masino e Ninetta, s’innesta in un lungo racconto delle origini, in un anno di svolta, il 1948, a Palermo, crocevia e snodo d’interessi e traffici che si protraggono nel presente. Il tessuto connettivo della borgata di Buon Riposo riflette l’Italia di oggi: gli affarucci e gli interessi di miseri e capetti, la contrapposizione destra-sinistra, l’ingerenza della Chiesa e del malaffare, e la legge non scritta che tutto ciò non deve cambiare. Che l’oracolo è una condanna.
    E sulle ceneri della civiltà, dell’ideologia, delle credenze che hanno spesse e profonde radici nel mito, aleggia la voglia di rinascita, necessariamente altrove, e domina il racconto perché come dice Nofrio, il vecchio del ponte Ammiraglio, “raccontare è ricordare, dare la vita, salvarsi”.

    Una Palermo profonda, vera, questa di Schillaci. Una Palermo non aulica, non gattopardesca, ma popolare, dell’antico quartiere della Guadagna, del Buon Riposo, nel periodo cruciale delle elezioni dell’aprile del ’48. Personaggi straordinari e una scrittura non di maniera che esprime il modo d’essere e di pensare dei popolani palermitani”.

    Vincenzo Consolo

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  • Giuseppe Schillaci

    Giuseppe Schillaci vive a Parigi, dove lavora come regista e autore cinematografico. Nel 2010 pubblica il suo romanzo d’esordio, L’anno delle ceneri (Nutrimenti). Nel 2015 pubblica il suo secondo romanzo L’età definitiva (Liberaria Edizioni).

    È redattore del litblog Nazione Indiana, alcuni suoi racconti sono tradotti in portoghese e pubblicati in Brasile da Mundo Mundano. Partecipa alla riviste letterarie francesi Revue Litteraire (Leo Scheer Editions), Atelier du Roman (Flammarion) e alla rivista canadese Les Ecrits.