Albania, 1975. La cooperativa agricola di Vranisht, un piccolo villaggio sperduto tra le montagne, è chiamata dalle autorità di Tirana a organizzare una grande festa nel paese, a cui partecipino tutti gli abitanti dei dintorni. La cooperativa sarà elevata a un rango superiore nella gerarchia e i lavoratori migliori premiati. Ma la festa è soltanto una studiata messinscena, un pretesto per portare a compimento una delle più sanguinose purghe interne al partito guidato da Enver Hoxha. L’intero vertice dell’esercito è accusato di tradimento, tre alti dirigenti fucilati, i loro corpi interrati dentro una fossa, in aperta campagna, mentre i discorsi ufficiali, la musica e il cibo distraggono la popolazione. Trentacinque anni dopo, uno scrittore sbarca in Albania per rintracciare la confusa trama di un evento sepolto negli archivi e ricostruire gli ultimi mesi di vita di Beqir Balluku, il ministro della Difesa che fu la vittima più illustre di quella feroce resa dei conti.
Con una scrittura tesa, uno stile incalzante e una rigorosa documentazione storica, La notte dei vinti racconta il tragico destino di un uomo in trappola, ricostruendo sullo sfondo la vita quotidiana e il clima claustrofobico di un regime dominato da sospetti e delazioni, dall’ipocrisia della retorica e dei rituali, dalle regole disumane di un potere teso solo a conservare sé stesso.