• Franco Giustolisi

    L’Armadio della vergogna

    pp. 400

    Prefazione di Gian Carlo Caselli e di Giovanni Maria Flick

    Prima edizione aprile 2004
    Prima edizione in Igloo ottobre 2019
    ISBN:


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    Spese di spedizione per l'Italia € 4,00

    A quindici anni dall’uscita in libreria, torna in una nuova edizione il libro che ha riportato l’attenzione sui delitti efferati compiuti dai nazifascisti contro civili inermi – spesso donne, anziani, bambini – nell’Italia occupata dopo l’8 settembre.
    Fra il 1943 e il 1945 decine di migliaia di persone furono vittime di 2273 stragi brutali compiute da nazisti e repubblichini lungo tutto il territorio del nostro paese. Un elenco tragico e infinito che comprende nomi ormai noti e tanti altri completamente sconosciuti: Stazzema, Marzabotto, Fivizzano, Conca della Campania, Barletta, Fossoli, Matera, Capistrello e cento altri comuni.
    Nei mesi successivi alla Liberazione, molti dei colpevoli furono individuati e su di loro furono aperti procedimenti penali. Ma nel 1947 una mano ignota mise tutto a tacere, e i fascicoli con i nomi dei responsabili di quelle stragi finirono sepolti dentro un armadio custodito in un palazzo di via degli Acquasparta, a Roma, sede della Procura generale militare. Non ci furono istruttorie, non ci furono processi. Tutto fu avvolto nel silenzio.
    Grazie a quell’armadio gli assassini hanno goduto di oltre mezzo secolo di impunità. Grazie a quell’armadio è stata consumata l’ingiustizia più grande nei confronti del popolo italiano.

    Decine di migliaia di morti – moltissimi i bambini, i vecchi,
    le giovani donne inermi – relegati nel dimenticatoio in nome
    d’una superiore ragion di Stato. Un libro istruttivo, da suggerire
    nelle scuole superiori”.

    Simonetta Fiori, la Repubblica

    Se qualcuno dubitasse che l’Italia è ancora ben lontana dall’aver
    chiuso i conti con la sua storia recente basterebbe questo libro
    secco e drammatico per costringerlo a ricredersi”.

    Chiara Valentini, l’Espresso

    Indispensabile, commosso, documentato”.

    Giorgio Boatti, Tuttolibri

     

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  • Franco Giustolisi

    Franco Giustolisi (1925-2014) è stato uno dei più importanti giornalisti d’inchiesta italiani. Ha esordito a Paese Sera, poi a Italia Domani e L’Ora di Palermo come inviato speciale. Dal 1963 al Giorno, poi alla Rai (Tv7) e infine all’Espresso, dove ha seguito le più importanti vicende di attualità: la mafia, la P2, il terrorismo rosso e nero, tangentopoli, la malasanità. E su quelle pagine, grazie alla tenacia e alla voglia di verità che questo libro testimonia, è riuscito a fare finalmente luce sui responsabili delle stragi nazifasciste sui quali era calato per quasi mezzo secolo un colpevole silenzio. Scoprì i faldoni occultati da decenni in quello che lui stesso ha definito simbolicamente ‘L’Armadio della vergogna’. In riconoscimento del suo impegno civile, continuo e insistente, gli è stata conferita la cittadinanza onoraria di Stazzema e quella di Fivizzano. Insieme a Pier Vittorio Buffa ha pubblicato Al di là delle mura (Rizzoli, 1984) e Mara Renato e io (Mondadori, 1988). In sua memoria è stato istituito il Premio di giornalismo d’inchiesta ‘Giustizia e verità Franco Giustolisi’.