• Frederick Marryat

    Newton Forster

    pp. 352

    Traduzione di Giovanni Giri

    Prima edizione settembre 2008
    ISBN:


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    Siamo in Inghilterra in un anno imprecisato del diciottesimo secolo. Sulle coste del Cumberland sferzate dalle onde inquiete del mar d’Irlanda un terranova deposita tra le braccia di Edward Forster il fagotto contenente una neonata miracolosamente salvata dal naufragio di un vascello. Alcune settimane dopo il giovane Newton imbarcato su una nave mercantile ripesca dalle acque un baule contenente vestiti gioielli e onorificenze. Newton è l’unico figlio di Nicholas Forster proprietario di una bottega di ottico nel villaggio di Overton da molti anni Nicholas non ha più notizie del fratello Edward. Passano i mesi e Newton Forster continua a solcare i mari a bordo del suo vascello. Ma un colpo alla testa nel porto di Bristol cambia il corso degli eventi. Il giovane finisce prima arruolato forzatamente su una nave da guerra poi in prigione. Liberato s’imbarca su un brigantino con destinazione mar dei Caraibi: farà naufragio rischiando la morte in balia delle correnti. Tornato in patria trova posto a bordo della Bombay Castle diretta in Oriente: tra banchetti pantagruelici innaffiati di madera duelli e serpenti velenosi convenevoli di bordo e incontri con i pirati Newton troverà finalmente risposta al mistero del baule. E incontrerà l’amore. Pubblicato nel 1832 Newton Forster conquistò subito i lettori dell’epoca per la prosa accattivante e la vena spassosa per il fascino irregolare dell’avventura per mare contrapposto agli ozi e alle convenzioni della vita sulla terraferma per la straordinaria costellazione di personaggi i cui destini scorrono sotto l’occhio vigile e giusto della Provvidenza. Questa edizione ripropone al pubblico italiano dopo decenni di ingiustificato oblio l’opera di Frederick Marryat scrittore tra i più popolari dell’epoca di Charles Dickens amato da Conrad Melville e Hemingway fonte d’ispirazione per Cecil Scott Forester e Patrick O’Brian.

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  • Frederick Marryat

    Frederick Marryat (1792-1848), londinese, è considerato uno dei padri della letteratura di mare. Arruolatosi nella Marina britannica a soli quattordici anni come marinaio semplice percorse tutti i gradi fino a quello di capitano comandando diverse navi e viaggiando nei luoghi che diverranno lo sfondo dei suoi romanzi. Nella sua carriera si distinse soprattutto per il salvataggio di uomini in mare, un'abilità che gli valse il soprannome di ‘Lifeboat’. Per l’invenzione di una scialuppa di salvataggio ricevette anche una medaglia d’oro della Royal Humane Society. Nel 1830 lasciò la Marina per dedicarsi alla scrittura: in poco meno di vent'anni pubblicò una trentina di libri che godettero di grande popolarità.