Percival Everett

Non sono Sidney Poitier

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Percival Everett

Non sono Sidney Poitier

256 pagine

Prima edizione settembre 2010
Traduzione dall'inglese di Marco Rossari

ISBN: 9788895842714

Vincitore Hurston / Wright Legacy Award for Fiction 2010
Vincitore Believer Book Award 2010

Le peripezie di un uomo che deve fare i conti con un nome assurdo e ingombrante, una madre disturbata e il colore della propria pelle. Un graffiante affresco sui temi dell’identità, della razza, del luogo comune.

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Le peripezie di un uomo che deve fare i conti con un nome assurdo e ingombrante, una madre disturbata e il colore della propria pelle. Un graffiante affresco sui temi dell’identità, della razza, del luogo comune.

Los Angeles, 1968. Nato dopo due anni di gravidanza isterica da una madre, la signora Poitier, non proprio sanissima di mente e che a memoria d’uomo non aveva avuto rapporti con l’altro sesso, Non Sono Sidney Poitier – sì, si chiama proprio così – porta già nello strampalato nome il segno del suo disadattamento e della sua diversità. Non Sono Sidney, pur somigliando come una goccia d’acqua fin dalla nascita al noto attore americano, e pur assomigliandogli sempre di più con il passare degli anni, non ha niente a che fare con lui, anzi quella sovrapponibilità sarà la sua croce, il perpetuarsi di un passaggio obbligato ogni volta che gli chiederanno chi è, fatto di parossistici distinguo e precisazioni che scateneranno il più delle volte l’effetto contrario: “E tu chi sei?”. “Non Sono Sidney”. “Ok, ma allora chi sei?”. “Te l’ho detto. Non Sono Sidney”. “Perché, qualcuno ti ha detto che sei Sidney?”. “Non hai capito: Non Sono Sidney”.
La scalcinata e taccagna madre passa a miglior vita quando Non Sono Sidney ha undici anni, ma non prima di aver effettuato un lungimirante investimento nell’allora sconosciuta Turner Broadcasting System. In pochi anni, il giovane diventa così ricco che lo stesso Ted Turner decide di prenderlo sotto la sua custodia a Atlanta. Ma è la straordinaria somiglianza con Poitier e la vasta gradazione dei razzismi subiti ad animare l’odissea di Non Sono Sidney, un divertentissimo tour de force costruito ripercorrendo le trame dei più famosi film dell’attore americano. Deciso per noia a dare una sterzata alla sua vita, Non Sono Sidney si compra l’ingresso al college dove farà il fatale incontro con il professor Percival Everett, docente di Filosofia dell’assurdo, e si fidanzerà con Maggie Larkin, anche lei nera, seppur meno nera di lui (memorabile il rifacimento della scena clou di Indovina chi viene a cena). Ma sarà il desiderio di tornare alle origini – con un rovesciamento dell’idea di romanzo di formazione che fa di Non Sono Sidney un giovane Holden un po’ Uomo invisibile nelle picaresche vicende di Don Chisciotte – che lo porterà a essere accusato dell’omicidio di un uomo identico a lui.
Questo non è un romanzo di denuncia o contro il sistema, è una dura presa di posizione contro il vizio tipicamente occidentale di definire qualcuno per ciò che non è, ignorando che è proprio ciò che si è il dilemma che innesca la vita.

Percival Everett

Nato nel 1956 nella base militare di Fort Gordon, in Georgia, dove il padre prestò servizio come sergente prima di diventare dentista, Percival Everett insegna scrittura creativa e letteratura alla University of Southern California. Alla carriera accademica è arrivato dopo una laurea in filosofia a Miami e un percorso irregolare, prima chitarrista jazz, poi addestratore di cavalli e rancher, infine professore di liceo. Sposato con la scrittrice Danzy Senna, nel tempo libero dipinge e pratica la pesca alla mosca, passioni che ama condividere con alcuni dei suoi personaggi. È autore di oltre venti libri tra romanzi, raccolte e saggi, e ha ottenuto prestigiosi riconoscimenti come l’Academy Award in Literature, lo Hurston / Wright Legacy Award, lo Usa Pen Literary Award e, in Italia, il Premio Gregor von Rezzori. Le sue opere sono tradotte in tutto il mondo.

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