Philip Lymbery
Restano solo sessanta raccolti
Philip Lymbery
Restano solo sessanta raccolti
480 pagine
Prima edizione marzo 2023
Traduzione dall'inglese di Dora di Marco
In copertina: © Ada Carpi Nutrimenti
ISBN: 9788865949818
L’agricoltura e l’allevamento industriale stanno mettendo a repentaglio l’aria che respiriamo, l’acqua che beviamo, il cibo che mangiamo. E ora è a rischio anche il suolo coltivabile. Lo denuncia l’Onu, lo dimostra questa nuova, documentata ricerca condotta in molti paesi del mondo. Fornendo però anche l’indicazione delle vie alternative attraverso cui costruire un futuro rispettoso della natura e dell’ambiente. Con un capitolo sull’Italia scritto appositamente per questa edizione.
€11,99 – €20,00
L’agricoltura e l’allevamento industriale stanno mettendo a repentaglio l’aria che respiriamo, l’acqua che beviamo, il cibo che mangiamo. E ora è a rischio anche il suolo coltivabile. Lo denuncia l’Onu, lo dimostra questa nuova, documentata ricerca condotta in molti paesi del mondo. Fornendo però anche l’indicazione delle vie alternative attraverso cui costruire un futuro rispettoso della natura e dell’ambiente. Con un capitolo sull’Italia scritto appositamente per questa edizione.
Potrebbero rimanere solo sessanta raccolti prima che i suoli della Terra siano talmente impoveriti da portare a una carestia mondiale e definitiva. È l’agghiacciante avvertimento delle Nazioni Unite da cui Lymbery prende le mosse, rivelando in questo libro come l’attuale modello di produzione alimentare costituisca una minaccia per il pianeta. Per dirla in altre parole: il tempo a nostra disposizione si sta esaurendo insieme alle nostre risorse.
Dal Regno Unito all’Italia, dal Brasile al Gambia fino agli Stati Uniti, Philip Lymbery – l’acclamato autore di Farmageddon, un successo internazionale – va dietro le quinte dell’agricoltura industriale e si confronta con ‘Big Agriculture’, dove mega fattorie, prodotti chimici e gabbie per animali hanno cambiato faccia alle campagne mettendo a repentaglio l’aria che respiriamo, l’acqua che beviamo, il cibo che mangiamo e la natura selvatica di cui dovremmo fare tesoro.
Nelle sue indagini, tuttavia, trova speranza anche nei pionieri che si battono per riportare in vita i paesaggi, che ripensano i metodi di coltivazione, riscoprono le tecniche tradizionali e sviluppano tecnologie per nutrire una popolazione globale in continua espansione.
Appassionato, equilibrato e persuasivo, Restano solo sessanta raccolti non solo dimostra perché i raccolti futuri contano più che mai, ma rivela cosa possiamo fare (a cominciare dalle nostre abitudini di consumatori) per un futuro rispettoso della natura e del pianeta.
Ne parlano
Radio Popolare
Fabrizio Coppola
Podcast - Giocare col fuoco
Il Sole 24 Ore
Luca Cesari
Indovina chi sviene a cena
La Stampa
Luigi Grassia
Sos Terra, il suolo fertile si sta esaurendo
Il Venerdì
Cristina Mochi
Non solo la siccità c'è Big Agriculture che devasta i campi
Greenme
Germane Carillo
"Restano solo sessanta raccolti" prima di una carestia mondiale e definitiva
Marie Claire
Fabiana Mariani
Restano solo sessanta raccolti
Famiglia Cristiana
Mariapia Bonante
"No all'agricoltura industriale"
ANSA
Philip Lymbery, come evitare la carestia globale
"Restano solo sessanta raccolti"
La Repubblica
L'autore Philip Lymbery presenta "Restano solo sessanta raccolti"
Corriere di Bologna
Lymbery con "Restano solo sessanta raccolti"