David Leigh

Luke Harding

Wikileaks

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David Leigh

Luke Harding

Wikileaks

392 pagine

Prima edizione ottobre 2011
Traduzione dall'inglese di Luigi Irdi

In copertina: foto © Felipe Trueba García

ISBN: 9788865940884

La tempestosa vicenda dell’hacker più famoso della storia, l’uomo che ha sfidato le potenze occidentali, raccontata dai giornalisti del Guardian che hanno siglato con lui un inedito accordo per pubblicare informazioni riservate della diplomazia americana su alcune delle più importanti testate internazionali. Un ritratto completo di Julian Assange, dai primi passi come pirata informatico alla fama internazionale, costellata di copertine di giornali, pettegolezzi, scandali, pochi fidati collaboratori e molti nemici. Da questo libro è stato tratto il film Il quinto potere.

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La tempestosa vicenda dell’hacker più famoso della storia, l’uomo che ha sfidato le potenze occidentali, raccontata dai giornalisti del Guardian che hanno siglato con lui un inedito accordo per pubblicare informazioni riservate della diplomazia americana su alcune delle più importanti testate internazionali. Un ritratto completo di Julian Assange, dai primi passi come pirata informatico alla fama internazionale, costellata di copertine di giornali, pettegolezzi, scandali, pochi fidati collaboratori e molti nemici. Da questo libro è stato tratto il film Il quinto potere.

“Se hai qualche problema con me, be’, puoi fotterti. Io sono il cuore e l’anima di questa organizzazione, il fondatore, il filosofo, il portavoce, il primo programmatore, organizzatore, finanziatore e tutto il resto”. Forse meglio di molte analisi, è il contenuto di questo sms – e delle numerose altre fiammate rivolte da Julian Assange a giornalisti, ex collaboratori, avversari – a fornire il ritratto più autentico dell’australiano dai capelli di platino e della sua creatura, WikiLeaks, il sito che ha messo in ginocchio le diplomazie internazionali diffondendo video scottanti, informazioni top secret e migliaia di dispacci di corrispondenza politica riservata.
Audacia, insolenza, culto della personalità. Armi al servizio di un obiettivo perseguito per anni con determinazione: liberare l’informazione, rendere pubbliche le notizie che i governi vogliono tacere.
Tutta la storia è ripercorsa dall’interno del Guardian, il giornale che nell’estate 2010 ha stretto un patto senza precedenti tra la stampa ufficiale e questo rivoluzionario pirata informatico. Il risultato è – come scrive il direttore del quotidiano, Alan Rusbridger – “la trasformazione di un individuo da anonimo hacker in uno dei personaggi più controversi del mondo, insultato e vituperato ma allo stesso tempo celebrato e adorato come un idolo, poi ricercato, imprigionato e scansato come la peste”.

David Leigh

David Leigh ha lavorato per il Times e per l’Observer prima di passare al Guardian, dove è stato responsabile della sezione investigativa e oggi è vicedirettore. In oltre trent’anni di carriera ha raccontato i maggiori scandali politici ed economici del Regno Unito, dalla vicenda della Bae, gigante delle armi accusato di corruzione, ai controversi affari di Mark Thatcher, figlio dell’ex primo ministro britannico. Per le sue inchieste è stato premiato nel 2007 con il Paul Foot Award e nel 2010 con il Daniel Pearl Awards. È professore di giornalismo alla City University di Londra.

Luke Harding

Luke Harding è l’inviato da Mosca del Guardian, dopo essere stato corrispondente da Nuova Delhi, da Berlino e dai fronti di guerra in Afghanistan e Iraq.