La crisi nel Pacifico con la sfida nucleare della Corea del Nord di Kim Jong-un apre nuovi inquietanti scenari nel panorama politico mondiale. Oggi, per la prima volta dopo la guerra fredda, si torna a parlare esplicitamente di incubo nucleare. Ma in realtà la consapevolezza di una ‘minaccia nucleare’ non è mai scomparsa dal nostro inconscio fin dal 6 agosto 1945, quando fu usata la prima bomba atomica come arma su Hiroshima.
Scritto da uno dei massimi esperti internazionali di geopolitica, insieme a un giornalista di Sky Tg24 a lungo inviato a New York, questo libro fornisce un’analisi globale del passato e dell’attuale stato delle cose: dagli Stati Uniti, che rimangono la prima superpotenza atomica, alla Cina, che ha costruito nel tempo un complesso arsenale moderno, preciso e intercontinentale; dall’Iran, non ancora potenza nucleare ma frontiera della non proliferazione, alla Russia di Putin, che punta al rafforzamento atomico con un nuovo piano missilistico di dissuasione strategica.
Gli equilibri basati sulla deterrenza sembrano vacillare. E a peggiorare la situazione internazionale c’è il rischio che il terrorismo possa approfittare delle falle nella sicurezza di molti dei siti nucleari sparsi per il globo.