Ilija Trojanow
L’uomo superfluo
Ilija Trojanow
L’uomo superfluo
96 pagine
Prima edizione giugno 2014
Traduzione dal tedesco di Andrea Bianchi
ISBN: 9788865943199
Nel mondo globale c’è ancora posto per tutti? Sovrappopolazione e crisi giustificano l’ineguaglianza sociale? Che diritto hanno i padroni dell’economia di stabilire chi conta e chi, al contrario, è superfluo? Un pamphlet appassionato e spiazzante, il grido di rivolta di uno scrittore che non si rassegna alla mercificazione e all’alienazione dell’individuo.
€4,99 – €9,50
La popolazione mondiale aumenta a ritmo costante, le risorse scarseggiano, la crisi spinge molti paesi verso un baratro imminente. A questa emergenza le élite economiche e politiche – i cosiddetti potenti della terra – rispondono con un appello comune: bisogna affrontare il problema della sovrappopolazione del pianeta.
Ma se siamo troppi, chi tra noi è di troppo? La legge suprema del neoliberismo parla chiaro: è superfluo chi non consuma e non produce. Questo significa sacrificare i contadini del terzo mondo che praticano un’agricoltura di sussistenza, abbandonare i poveri che vegetano ai margini delle grandi metropoli, trascurare il sempre più nutrito esercito di disoccupati e precari che popolano i paesi occidentali. Considerare di troppo chi non vuole o non può prendere parte al grande gioco del consumo. Del resto, non è così che si garantisce la comoda sopravvivenza di quella ristretta minoranza che da sola detiene e controlla gran parte dei beni del pianeta?
In questo saggio breve e provocatorio, Ilija Trojanow analizza la crisi del sistema capitalistico e lancia un grido d’allarme sul futuro dell’umanità: non ci sarà pace né benessere senza un cambio di rotta, senza una più equa distribuzione delle risorse, senza un cambiamento radicale del nostro modello di sviluppo.