• Filippo Tuena

    Le variazioni Reinach

    pp. 384 Prima edizione gennaio 2015

    Vincitore Premio Bagutta 2006

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    A dieci anni dalla sua prima pubblicazione, torna in una nuova veste un libro amato dai lettori, osannato dalla critica, premiato al Bagutta come “una delle opere più belle e intense degli ultimi anni”.
    Il lavoro di revisione compiuto dall’autore per questa edizione ci consegna una versione completamente rinnovata di quello che è stato riconosciuto tra i più importanti romanzi sull’Europa delle guerre mondiali e la Shoah: la storia vera di una ricca e colta famiglia ebrea, figlia di una società spensierata sino alla sventatezza, che nel giro di pochi decenni finirà vittima delle persecuzioni razziali.
    Nella Parigi d’inizio Novecento, il matrimonio tra Léon Reinach e Béatrice de Camondo unisce le sorti di una stirpe di banchieri di origine tedesca con quelle dei nobili Camondo, il cui capofamiglia, il conte Moïse, anch’egli facoltoso banchiere, ha cresciuto i propri figli nel lusso e negli ozi salottieri, circondati da un compiaciuto stuolo di letterati, dame e artisti, gli stessi frequentati e immortalati nelle abituali occasioni mondane da Marcel Proust.
    Eredi di questo mondo in declino, che la Grande Guerra aveva iniziato a falcidiare dei suoi elementi più giovani, i figli di Béatrice e Léon – l’inquieto Bertrand e Fanny elegante cavallerizza – si ritrovano a vivere tempi funesti e tragicamente estranei a quell’epoca di fasti effimeri, trascinati infine insieme ai genitori nell’abisso della follia nazista.
    Investigando tra vecchi cimeli, documenti d’archivio e i ricordi fumosi di chi è stato testimone, uno scrittore ripercorre l’incredibile vicenda dei Reinach ricostruendo frammento dopo frammento i destini individuali, mosso anche dalla ricerca di una sonata perduta di Léon Reinach ritrovata ottant’anni dopo la sua prima esecuzione (e che grazie a questo libro è tornata in repertorio).
    Con Le variazioni Reinach Tuena compone un grande romanzo sul Novecento che è al tempo stesso un libro sui padri e i figli, sul senso dell’eredità e della memoria o, come scrive l’autore, “un libro sulla nostalgia e sul conflitto tra il presente e il passato che giace e che però fortemente desidera ritornare in vita”.

    Il documento si fa racconto, il racconto sommessa e irrinunciabile testimonianza”.

    Antonio Debenedetti

    Un libro essenziale e nobile”.

    Sergio Pent

    Filippo Tuena è scrittore dal temperamento robusto, tra i più originali dei nostri tempi”.

    Massimo Onofri

    Il suo libro più affascinante e complesso”.

    Alessandro Zaccuri

    Attentamente documentato. Il romanzo che più mi ha colpito negli ultimi anni”.

    Pier Vincenzo Mengaldo

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  • Filippo Tuena

    Filippo Tuena è nato a Roma nel 1953. Con Le variazioni Reinach (2005) ha vinto il premio Bagutta e con Ultimo parallelo (2007) il premio Viareggio. È anche autore di Il volo dell’occasione (1994; nuova edizione 2004), Cacciatori di notte (1997), Tutti i sognatori (1999, superpremio Grinzane-Cavour), Michelangelo. La grande ombra (2001, nuova edizione 2008), Manualetto pratico a uso dello scrittore ignorante (2010) e Memoriali sul caso Schumann (2015). Ha curato un’antologia dell’epistolario di Michelangelo Buonarroti (2002), I diari del Polo di Robert F. Scott (2009) e il volume fotografico Scott in Antartide (2011). Ha diretto per Nutrimenti la collana Tusitala.