La Bosnia non è un paese: è una condizione dell’anima. Vivere a Dublino da anni non basta a Sara, giovane traduttrice bosniaca, per recidere il legame con il suo paese. Non basterà Michael, i suoi dischi, una piantina di avocado. Una telefonata di Lejla sarà sufficiente a riportarla a Mostar, metterle su una macchina e viaggiare fino a Vienna per aiutare la sua amica a ritrovare Armin, il fratello scomparso.
Sara e Lejla, due amiche per la pelle con un rapporto teso, di parole non dette, cresciute insieme in una città in guerra consapevoli di quanto stava accadendo e sempre unite da una certezza: Armin è vivo, da qualche parte, ma vivo.
Un romanzo che è un viaggio nella memoria che si sfalda, attraverso un paese sprofondato nell’oscurità e nelle nebbie, spinto dall’impeto vivido e umano del voler conoscere la verità. Alla sua prima prova in narrativa Bastašić compone un mosaico autentico di presente e passato e una raffinata caccia al coniglio che ci lascerà attoniti sulle rive del Danubio.
Vincitore European Union Prize for Literature 2020
Non c’è dubbio che Bastašić sarà una protagonista rilevante della scena letteraria balcanica”.
Vox Feminae