Charles Jackson
Giorni perduti
Charles Jackson
Giorni perduti
352 pagine
Prima edizione marzo 2014
Traduzione e cura di Simone Barillari
ISBN: 9788865942277
La prima edizione italiana critica e integrale di un riconosciuto capolavoro della letteratura americana. Uno dei più famosi e geniali romanzi sull’alcolismo e sul rapporto tra alcol e scrittura, portato sullo schermo da Billy Wilder e vincitore di quattro premi Oscar e della Palma d’oro a Cannes.
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Uscito nel 1944 dalla penna di un autore quasi esordiente (sino a quel momento Charles Jackson aveva pubblicato due soli racconti), Giorni perduti ebbe da subito uno straordinario successo di pubblico e di critica. Un’opera prima salutata come un classico, tradotta in quattordici lingue, venduta in mezzo milione di copie solo negli Stati Uniti. I diritti cinematografici vennero acquisiti dalla Paramount che ne trasse un film di altrettanto successo, diretto da Billy Wilder e interpretato da un eccellente Ray Milland, che conquistò quattro Oscar (film, regia, attore protagonista e sceneggiatura non originale) e la Palma d’oro a Cannes.
La vicenda è nota: Don Birnam – un intellettuale appassionato di musica classica e di Shakespeare –, scrittore in bolletta, crisi d’identità e ispirazione e roso dall’alcolismo, trascorre cinque giorni solo, in una New York spettrale, aggredito dai fantasmi del passato, dalle sue incapacità affettive (verso le donne e il fratello), vittima della mancanza di denaro e preda della sudditanza per il whisky. In questa sorta di precipizio verso il nulla, scende i gradini dell’abiezione: l’inganno, il furto, il ricovero nel reparto alcolizzati di un ospedale, il delirium tremens, e di nuovo l’inganno che all’ultimo trionfa sulla scena e a cui viene demandato il commiato al lettore, come a voler dire che da quella spirale appena conclusa non potrà che scaturirne un’altra, di cui s’ignorano i termini ma che sarà certamente più devastante.
Scarnificato del lieto fine hollywodiano, il romanzo di Jackson assurge ai toni di una tragedia shakespeariana recitata dai fantasmi del protagonista. Alternando con sapienza monologhi, ricordi, dialoghi surreali, Jackson costruisce una macchina infernale che ha forse il suo apice nella famosa scena del delirium tremens, ma che raggiunge l’acme drammatico nel finale sempre in bilico tra la catastrofe e la redenzione, dove Don Birnam recita la sua parte di satanico ingannatore in mutande, privo di ogni remora e vergogna.
E tuttavia sarebbe sbagliato ridurlo a romanzo sull’alcolismo – Giorni perduti è ben altra cosa. Viene qui presentato in una nuova, magistrale e (finalmente) integrale traduzione che restituisce appieno il clima rovente dell’originale e dà ragione dello straordinario clamore che accompagnò l’uscita di questo libro. A settant’anni di distanza da allora, si può a buon diritto affermare che la storia dei cinque giorni vissuti e ‘perduti’ da Don Birman rientra ormai tra i grandi capolavori della letteratura americana del secolo scorso.
Ne parlano
Corriere della Sera
Franco Cordelli
I quattro segreti di Charles Jackson
La Lettura
Alessandro Beretta
La sbronza vigile che può ispirare
Repubblica
Gian Luca Favetto
Weekend perduti nel fondo del bicchiere
Il Venerdì
Alessandra Stoppini
Perdersi in un inferno alcolico
Il Foglio
Giuseppe Rizzo
Maledetto bevitore
Avvenire
Fulvio Panzeri
La piaga dell’ alcolismo nella New York del ‘ 900
Il Giornale
Stefania Vitulli
Charles R. Jackson, un Amleto che non aveva dubbi sul bere
Internazionale
John Sutherland
Charles Jackson - Giorni perduti
L'Unità
Enzo Verrengia
Bere fino a crepare: una questione privata
Gazzetta del Mezzogiorno
Enzo Verrengia
La discesa agli inferi nelle spire dell’ alcol
Flaneri
Daniele De Cristofaro
“ Giorni perduti” di Charles Jackson
Giornale di Brescia
Paolo Grieco
La bellissima e terribile storia di Don Birmam
Il Mattino
Luigi Pingitore
Un’ odissea alcolica in cerca di fama
Il Piccolo
Roberto Bertinetti
Charles Jackson e l’ anima dannata dell’ alcolista
La Provincia
Paolo Grieco
Il lungo weekend infelice. L’ incubo perduto di Jackson
Libero
Gemma Gaetani
I giorni perduti che stregarono Billy Wilder
Rolling Stones
Tommaso Pincio
Nient’ altro che l’ ossessione del bere
Studiorama
Stefano Ciavatta
Morire di letteratura
Il Fatto Quotidiano
L'alcolismo cronico da "Giorni perduti"
Senzaudio
GIORNI PERDUTI- Charles Jackson