Benjamin Taylor
Il clamore a casa nostra
Benjamin Taylor
Il clamore a casa nostra
128 pagine
Prima edizione novembre 2018
Traduzione dall'inglese di Nicola Manuppelli
In copertina: Robert Kennedy funeral train © Paul Fusco/ Magnum Photos 1968
ISBN: 9788865946251
Dov’eri quando hanno sparato a Kennedy? Rispondendo idealmente a una domanda classica, che tanta parte ha avuto nella memoria collettiva americana, Benjamin Taylor, stimato narratore e saggista americano, costruisce un libro toccante sulla propria infanzia, che diventa una riflessione sull’influenza delle grandi vicende collettive nella nostra vita privata e familiare.
€7,99 – €14,25
Quando, la mattina del 22 novembre 1963, John Fitzgerald Kennedy termina il suo breve discorso di fronte all’Hotel Texas prima di lasciare Fort Worth per recarsi a Dallas, tra la folla di persone riunite per salutarlo, desiderose di stringergli la mano, c’è anche l’undicenne Benjamin Taylor accompagnato da sua madre. Solo poche ore più tardi, a scuola, un’insegnante in lacrime comunicherà a lui e ai suoi compagni di classe che il presidente degli Stati Uniti è stato assassinato.
A partire da questo ricordo, Taylor ripercorre i dodici mesi successivi a quell’evento drammatico. Al centro del suo racconto ci sono le vicende personali – l’amore e le tensioni in casa, le amicizie destinate a durare, le prime passioni, il ricordo di un memorabile viaggio a New York – ma anche i sentimenti collettivi: il dolore, la perdita delle certezze, a testimonianza del modo brutale in cui spesso la storia di una nazione influenza le singole esistenze dei suoi cittadini.
Con scrittura lirica, muovendosi con sensibilità fra la saggezza dell’analisi e la carica emotiva del ricordo, Benjamin Taylor racconta in questo appassionante memoir un anno della propria vita, delineando così il suo personale ritratto dell’artista da giovane, mosso dalla certezza che “si possiede un unico temperamento”, e “qualsiasi anno avessi scelto avrebbe mostrato lo stesso coraggio e le stesse fragilità che mi segnarono fra gli undici e i dodici”.
Scritto con eleganza, colto, puntuale e a tratti dolorosamente sincero”.
The Wall Street Journal
Un’immersione nella storia che ha il respiro della vita vissuta”.
The New York Times Book Review
Parte della meraviglia di questo libro è come un solo anno nella vita di Taylor finisca per rappresentare la sua totalità, che è una specie di microcosmo della magia del memoir, in cui una vita può rappresentare tutte le altre”.
Los Angeles Times
Ne parlano
La Repubblica
Antonio Monda
Io, Jfk e Philip Roth
La Lettura
Cristina Taglietti
“Caro Ben, riscrivi!” Così Philip correggeva l’amico
La Repubblica
Gabriele Romagnoli
La prima cosa bella
La Voce di Mantova
Paolo Biondo
Vi racconto di quando morì JFK
L'Altra Mantova
L’assassinio di JFK è una tragedia che tormenta ancora l’America
La Lettura
Il memoir di Taylor
Radio 3 - Fahrenheit
Intervista a Benjamin Taylor
Alias
Sara Antonelli
Benjamin Taylor, strattonare il passare del tempo con un memoir
Corriere della Sera
Benjamin Taylor
Philip Roth è Socrate
Corriere della Sera
Ida Bozzi
Philip Roth visto da vicino (e altri giganti) su «la Lettura»
il Fatto Quotidiano
Vins Gallo
“Philip odiava la notorietà, il suo aplomb lo proteggeva”
Giornale di Sicilia
Il commovente autoritratto di un giovane disorientato
il Quotidiano del Sud
Taylor, storia e memoir