112 pagine
Prima edizione gennaio 2022Traduzione dal bosniaco di Elvira Mujčić
In copertina: © Arianna Rogialli ‘Queer Arcana’ – IX The Hermit
ISBN: 9788865948705
Il libro che ha rivelato una delle voci emergenti della nuova letteratura balcanica, ricevendo importanti apprezzamenti dalla critica internazionale. Un diario di viaggio emotivo che racconta la dissoluzione di una famiglia e di un paese, l’ex Jugoslavia, la ricerca interiore della protagonista e la rivendicazione della propria identità.
€7,99 – €16,00
Sua madre è morta a ventidue anni, quando Lejla ne aveva due. Sulla scena sono rimasti suo padre, i quattro nonni, e una Sarajevo bucolica e misteriosa. Ma suo padre passa le notti in osteria, i nonni invecchiano, e il paese in cui Lejla è nata all’improvviso si dissolve. La guerra è raccontata con gli occhi di una ragazzina, nell’impossibilità di tracciare una linea netta tra le parti, poiché lei stessa è figlia di un matrimonio misto, un’anomalia in un mondo improvvisamente ossessionato dalle identità. E la pace, quando arriva, non è che un’inquilina imbrogliona e inadempiente. Attorno a Lejla le figure importanti si spengono una alla volta, lasciandola in balia di un compito difficile da apprendere, l’arte di perdere. È una caduta a corpo libero: perdere le persone, le case, i luoghi e infine ritrovarsi sul fondo, disorientata, sola e spezzata in un ospedale psichiatrico. La risalita è un percorso a ostacoli in cui l’incontro con una ragazza, la scoperta dell’amore, è un faro e un terremoto, un ponte gettato sull’abisso – un dito che passa sulla cicatrice che non sanguina più, una risata che risuona sulla lapide e libera di tutte le lacrime non piante. In ventidue racconti composti in un unico flusso narrativo, Lejla Kalamujić sviscera intimità, ricordi e conflitti di una figlia alle prese con il fantasma della madre, tra voli di colombe, conversazioni immaginarie con scrittori, esìli e ritorni, sullo sfondo di un paese lacerato dalla guerra.
Dai uno sguardo a...
Primo capitolo
Scheda del libro
Copertina
Ne parlano
Corriere della Sera – Futura Mia madre, nei tasti di una macchina da scrivere
La Repubblica Lara Crinò Testimonianze. La scrittrice Lejla Kalamujic: “Racconto Sarajevo e il trauma della guerra”
Internazionale Publishers Weekly Chiamatemi Esteban
Convenzionali Gabriele Ottaviani Chiamatemi Esteban
Bianco Critico Francesca Attiani La morte non esiste più: i racconti di Lejla Kalamujić
Casalettori Maria Anna Patti “Chiamatemi Esteban”, Lejla Kalamujić
Il Piccolo Federica Manzon Le tante guerre di Kalamujić: morte-sessualità-follia nello strazio dei Balcani
Tropismi Francesca Corno Il racconto della perdita: ‘Chiamatemi Esteban’ di Lejla Kalamujić