Marieke Lucas Rijneveld
Il disagio della sera
Marieke Lucas Rijneveld
Il disagio della sera
256 pagine
Prima edizione ottobre 2019
Traduzione dall'olandese di Stefano Musilli
In copertina: © Jouk Oosterhof/ Lumen Photo
ISBN: 9788865946831
Vincitore International Booker Prize 2020
Jas Mulder, una ragazzina di dieci anni, vive con i genitori, la sorella e due fratelli in una fattoria della campagna olandese. Un giorno d’inverno, la morte improvvisa di uno dei fratelli sconvolge l’esistenza di tutti, segnando la fine dell’innocenza di Jas. Il crudo, intenso, poetico esordio narrativo della più importante promessa della narrativa olandese.
€9,99 – €17,10
Jas ha dieci anni quando, come ogni anno, in casa Mulder fervono i preparativi per il Natale. La sua è una vita tranquilla. A scuola non va benissimo, ma dà una mano al papà con gli animali della fattoria e non vede l’ora di diventare abbastanza grande per andare a pattinare sull’altra riva del lago con il fratello Matthies. Due giorni prima della festa, però, proprio da quella sponda più lontana, Matthies non fa più ritorno. La morte prende il suo posto in casa, occupa la sedia che lui ha lasciato vuota, indossa il suo giubbotto rimasto appeso come un cimelio, e si insinua nella vita di tutti. Jas osserva impotente la vicina di casa portare via l’albero di Natale e i genitori trasformarsi nel Lupo Cattivo con la pancia piena di sassi. Al riparo nel suo giaccone, che non toglie più nemmeno per dormire, non le rimane che prepararsi al momento in cui Dio scaglierà su di loro una nuova piaga, come sente dire al papà e alla mamma durante una lite. Abbandonati a loro stessi, i tre fratelli Jas, Obbe e Hanna sondano, nel privato delle loro stanzette, il dolore e la perdita. La libertà consente loro di sperimentare, di sovvertire le regole, ma anche di parlare apertamente della morte. Sono pronti a sacrificare tutto pur di non farsi portare via da Lei.
Nel suo sorprendente romanzo d’esordio, Marieke Lucas Rijneveld trascina il lettore pagina dopo pagina in una narrazione disarmante ma allo stesso tempo delicata della perdita dell’innocenza.
Il diluvio di immagini che Rijneveld riversa sul lettore è originale,
ironico, cupo, necessario. Perché solo così può essere raccontata
questa storia, in nessun altro modo. Con un finale che colpisce
al petto come un gancio sinistro, e che continua a riecheggiare a
lungo”.
Trouw
Rijneveld non diventerà un talento. Lo è già”.
Humo
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Il Venerdì di Repubblica
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