Arturo Belluardo

Calafiore

Arturo Belluardo

Calafiore

208 pagine

Prima edizione aprile 2019

In copertina: Elaborazione grafica di un'illustrazione di Mario Sironi

ISBN: 9788865946572

Innumerevoli e pietosi tentativi di dimagrire, tutti fallimentari, sospingono l’obeso Calafiore nella sua scalata alla sconfitta, alla fine della quale perde amore, lavoro e casa. Cerca il riscatto solo quando due giovani angeli della morte lo rapiscono per divorarlo in diretta web. Una brillante e provocatoria parodia per ripensare il nostro rapporto con il cibo e i suoi lati oscuri.

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Innumerevoli e pietosi tentativi di dimagrire, tutti fallimentari, sospingono l’obeso Calafiore nella sua scalata alla sconfitta, alla fine della quale perde amore, lavoro e casa. Cerca il riscatto solo quando due giovani angeli della morte lo rapiscono per divorarlo in diretta web. Una brillante e provocatoria parodia per ripensare il nostro rapporto con il cibo e i suoi lati oscuri.

Calafiore è un archivista bancario quarantanovenne. Obeso dai tempi dell’università e insoddisfatto del suo lavoro, trascorre l’esi­stenza accettando passivamente gli eventi finché un giorno, da vittima predestinata, perde tutto: la sua compagna, la figlia, la casa, il lavoro. Quello che dava un senso alla sua vita. E così si abbandona ossessivamente a ciò che gli rimane, un’incontenibile fame. La sua, poi, non è neanche fame: è un atroce desiderio di sapore, manifestazione primaria della sua totale incapacità di saziare altri vuoti, ben diversi da quelli gastrici.
‘Mangia per non essere mangiato’ dunque, un mantra condiviso anche da Marta e Federico, fidanzati poco più che ventenni, diventati cannibali quasi per caso e, da quel momento, socialmente impegnati a scalare la piramide alimentare per rovesciarne il sistema di potere. L’ambizioso progetto però è destinato a vacillare quando Calafiore, rapito dai due ragazzi, decide coraggiosamente di raccontare la sua storia appena prima che questi comincino a banchettare con il suo adipe.
In una sequela di episodi esilaranti e di patetici tentativi di dimagrire, il tragico si fonde con il comico, il pulp fa la sua parte, e tutto l’insieme invita a riflettere sul nostro difficile rapporto con il cibo in una parodia più che verosimile del gigantesco ingranaggio finanziario che trasforma, a loro volta, i consumatori in un enorme pasto.

Arturo Belluardo

Arturo Belluardo è nato a Siracusa. Vive e lavora a Roma. Suoi racconti sono apparsi in antologie edite da Nottetempo e dal Goethe‑Institut e sulle riviste Lo Straniero, Mag O, Succedeoggi e Nazione Indiana. Con la sua opera prima, Minchia di mare (Elliot, 2017) è stato finalista al POP 2017, al Premio John Fante e al Premio San Salvo.